Si può fare!
Muoversi a Roma con la Bicicletta
Non fare solo una passeggiata nel parco, ma fare della bicletta uno strumento di mobilità urbana. E forse ancora di più uno strumento per muoversi negli spostamenti cruciali della nostra giornata:
casa --> lavoro-->casa
Da almeno un anno sono un assiduo frequentatore del blog http://www.romapedala.splinder.com/ (aggiornatissimo e frequentatissimo blog dedicato a tutti i ciclisti romani), ma solo da circa un mese ho scoperto http://ciclomobilisti.forumfree.net/. Una novità assoluta(almeno per me) un tavolo di discussione (forum) interamente dedicato alla mobilità ciclistica da e verso il lavoro!
E da subito ho provato a tuffarmi in questo nuovo universo, ovviamente almeno per ora continuo ad avere la bici in soffitta da mia suocera e sfruttare appieno la mia metrebus!
Ho cominciato a capire che la mobilità con la Bici può diventare una realtà credibile!
In questo panorama di totale aridità di idee e volontà di cambiare finalmente una boccata di ossigeno. Qualcuno in alto ancora ci fa credere che il nucleare sia il futuro! Qualcuno dopo 15 anni di opposizione(ce ne ha avuto di tempo per pensare a qualche soluzione) e uno di mandato da sindaco ha istituito una commissione che per un anno ha messo insieme i migliori!? esperti in materia di mobilità e ha partorito il topolino di un nuovo Piano strategico della mobilità sostenibile dove oltre a ripromuovere vecchi progetti di mobilità pubblica risalenti all'era Rutelli/Veltroni (Metro D e pochi altri corridoi del trasporto in zone inutili) riesce solo a esaltare l'era delle auto con anelli concentrici di tangenziali (delle Torri) e nuovi GRA sempre più larghi!
E allora ben venga http://ciclomobilisti.forumfree.net/. Un nucleo duro di ciclisti incalliti riuniti attorno ad un tavolo web (forum) per discutere e proporre!
Sono entrato in questo forum come un neofita, che considerava chi prendeva la bicicletta come un marziano un pò folle. E invece ho incontrato, anche personalmente, delle persone piene di idee e di voglia di ricominciare ogni mattina, calarsi in testa un casco, un giubbetto catarifrangente e partire, attraversare parchi, fermarsi fotografare nuovi passaggi ciclabili o problemi, e poi arrivare a destinazione e portare le proprie esperienze sul forum!
Forse ora siamo ad una svolta! Si può fare!
Tanto più che la scorsa settimana una ragazza investita da un auto in pieno centro ha sollevato anche e non solo il problema sicurezza per chi va in bicicletta in un città come Roma!
.
In relazione a tale incidente e alle proteste delle associazioni e dei cittadini:
" il comune di Roma ha convocato le associazioni dei ciclisti urbani il prossimo 26 novembre. «Il tragico evento - si legge nella lettera di convocazione, a firma dell'assessore alle Politiche ambientali, Fabio De Lillo - ha tristemente ricordato a tutti e soprattutto agli amministratori locali l'importanza che è necessario porre alla sicurezza delle componenti deboli del traffico urbano, pedoni e ciclisti». La convocazione, ad una lunga lista di associazioni dei ciclisti e agli altri amministratori romani tra cui spicca anche l'assessore alla Mobilità Sergio Marchi, è per il 26 novembre prossimo presso l'Arancera in piazza di Porta Metronia 2."
.
In vista della convocazione (non proprio trasparente e aperta a tutti) sul forum http://ciclomobilisti.forumfree.net/ è stato stilato con il supporto degli utenti registrati e non solo un messaggio da lanciare alle istituzioni romane.
.
Non me ne vogliano i gestori del forum se mi permetto di riportarlo integralmente in questo post, dato che sono d'accordo al 100%(anche se non ciclista attivo):
"C'è voluto che ci si ribellasse ad un altro fiore reciso, alla tragica fine di una
dolce ragazza che aveva scelto di vivere in una città cosmopolita dalla
fondazione, morta in bici ancora sorridente e felice tornando
a casa dal lavoro, in una strada che più centrale non c'è a Roma tra
Campidoglio e Colosseo accanto ai Fori, perchè ci si accorgesse che
occorre agire per riportare Roma a un livello più umano e più
vivibile.
CONVOCANO IL 26 NOVEMBRE LE ASSOCIAZIONI DEI CICLISTI
Vorremmo che, almeno nel rispetto di questa TRAGEDIA, non si
assista al solito inconcludente e INUTILE SIPARIETTO politichese
Sforziamoci tutti perchè FORTE E CHIARO sia il messaggio dei ciclisti
romani il 26 novembre, anche se non ci è dato partecipare ad
un'assemblea pubblica, come sarebbe stato opportuno, vista la reazione
da parte dei tanti che conoscevano Eva e di quanti non conoscendola si
sono sentiti chiamati ad essere vicino alla famiglia e agli amici per
amore della nostra Città e del rispetto che gli si porta usando la Bicicletta
Chiediamo che vengano prese in considerazione alcune istanze note che
già sono in essere in altre città Italiane e Europee. Non ci interessa
essere ricordati per le Televisioni, ma perchè a Roma si è tornati ad
avere una città vivibile e a dimensione di persone.
1 - Lo sviluppo della mobilità ciclistica urbana in un ambito di
politiche di intermodalità semplificata col mezzo pubblico e
soprattutto di MODERAZIONE, allontanamento e disincentivo dei mezzi a
motore sia perno di importanti scelte amministrative come in tutto il
mondo civile.
Il COMUNE ha mostrato che vuol cambiare modo di intendere il traffico,
ma crediamo che questo non possa avere tempi incredibili, ma che vada
realizzato con piani a breve e medio termine. E' chiaro che si tratta
di scelte coraggiose, ma che altri hanno fatto con benefici evidenti:
si veda la relazione di Bruxelles a Velocity 2009: da parcheggio è
tornata ad essere città di persone.
Si cominci mettendo concrete risorse già nel Bilancio 2010.
2 - Riduzione della velocità: zone 30 in tutto il Centro Storico,
nelle ZTL e nelle strade interne residenziali. Rigoroso 50 altrove.
Solo sotto i 50 Km/h si ha la possibilità di sopravvivere ad un
investimento. Oltre al dolore ogni persona ferita o uccisa in
incidente stradale è un costo umano e materiale per tutti. Questo deve
spingere il Comune a tutelare i cittadini più deboli, senza se o ma.
Gli autovelox e i controlli a distanza con telecamere anche se utili deterrenti da soli non
bastano, perchè è diventato facile aggirarli con trucchetti
(intestando multa ad altra persona o passando per il giudice di pace),
si deve poter essere protetti immediatamente:
- DOSSI nei tanti “obiettivi” sensibili (scuole, parchi, ospedali,
chiese sono così protetti in tutto il mondo senza furbi alibi
dell’intralcio ai mezzi di soccorso)
- ATTRAVERSAMENTI PEDONALI RIALZATI (in moltissimi comuni Italiani - e
anche Laziali - sono stati installati senza problemi) per rendere
visibile l'attraversamento e far rallentare tutti i mezzi anche in
assenza di pedoni.
- CONTROLLI PREVENTIVI, CONTINUI E SANZIONATORI non vessatorii: non è
una guerra tra persone che si muovono, è una necessità per prevenire
lutti e incidenti. I controlli devono essere fatti dalle persone
(rappresentanti di tutti i cittadini) che chiedono alle persone di
essere civili e non arroganti nel rispetto di regole comuni. Gli
incidenti non li provocano solo chi beve o fuma, ma i tanti che vanno
a zig zag nel traffico per far prima e tra un semaforo e l'altro (nel
tentativo di passare anche col giallo) superano i 70Km/h in auto.
Velocità ridotta delle auto porta a maggiore velocità dei mezzi pubblici.
3 - Itinerari (piste) Ciclabili e Ciclo-Pedonali dovunque sia possibile:
Sfruttando e valorizzando i SUPERSTITI spazi liberi, non disdegnando
raccordi e semplificazioni con l’inserimento di parchi e marciapiedi
larghi e deserti, ma anche con scelte coraggiose mediante piccole ma
strategiche strisce di esproprio e soprattutto superando con fermezza
le rimostranze per la perdita di posti auto. Non ci risulta che questo
sia un diritto che vada difeso ad oltranza e sempre, si può anche
parcheggiare a 500m da dove si deve andare.
E' chiaro che non si stanno facendo percorsi ciclabili per
professionisti della bicicletta o sportivi e amatori, ma percorsi per
muoversi in concordia con le biciclette, quindi lo spazio deve essere
condiviso con pedoni, persone disabili, genitori con carrozzine,
persone che vogliono camminare per vivere la città, quindi con limite
di 20 Km/h anche per le biciclette.
Si raccordino le piste esistenti con programmazione tecnica di alto
livello e non con superficiale contentino di quartiere presto
destinato al degrado. Ci sono esempi in Italia invidiati da tutta
Europa, si chieda un aiuto e si sviluppi questo tipo di sensibilità e
possibilità di lavoro.
Chiediamo che siano effettivamente attrezzate le strade nei nuovi
quartieri con spazi per la circolazione delle biciclette, cambiano la
politica di togliere i marciapiedi per fare altri parcheggi auto, ma
lasciarli per il transito di pedoni e bici.
ESEMPI CONCRETI SUI QUALI RAPIDAMENTE INTERVENIRE
- parcheggio della piscinona "mondiale" sopra e al posto della
ex-ciclabile della Moschea o Ciclovia della Musica: si restituisca
alla comunità pubblica che ne era legittima proprietaria e in
particolare ai ciclisti urbani che la usavano;
- la Ciclovia Tevere ritorni il sogno e speranza coltivata negli anni
come dorsale centrale con manutenzione seria e investimenti piccoli ma
continui. Irricevibile e scandalosa l'utilizzazione della banchine a
parcheggio o scorrimento di maghine e scooter. Soprattutto si sposti
l'Estate Romana sulla sponda opposta per evitare il blocco della
ciclabile da Maggio a Ottobre;
- Palmiro Togliatti, incompiuta e malfatta, non si è intervenuti per
correggerne i gravi difetti di improvvisazione, "l'inutile ciclabile"
nel frattempo si è abbandonata; rimane invece potenziale strategico
raccordo fra Aniene - Nomentana- Tiburtina- Casilina-
Cinecittà-Acquedotti-AppioLatino-Colombo-Centro-Tevere.
SIANO FINALMENTE AVVIATI O RIPRESI I LAVORI PER LE
- prevista ciclabile a viale Marconi per raccordo ciclabile Laurentina
con Ciclabile Tevere e passaggio nell'area univiersitaria di Roma 3;
- prevista ciclabile a via Nomentana ora ancor più valida con
l'apertura di postazione bike sharing a Villa Torlonia
- prevista ciclabile a Testaccio;
- prevista ciclabile delle Mura;
- prevista ciclabile S.Pietro –FS- Balduina;
- prevista ciclable Andrea Doria;
- prevista ciclabile Laurentina-Torpagnotta-Vallerano-Trigoria
- prevista ciclabile Tevere- Mare su strategico argine sinistro verso
Ostia. Questa potrebbe ridare vita quotidiana alla ciclabile Sud
perchè ora non porta da nessuna parte e può essere usata non per
ciclabilità urbana, ma per uso solo ricreativo.
Con gesto di grande valore politico e riconosciuta unanime sensibilità
si dedichi ad Eva Bohdhalova un nuovo e spettacolare, ma facile anche
a realizzarsi percorso Ciclabile Centrale ad anello Colosseo/Circo
Massimo/P.za Venezia/Fori/Colosseo,
così come a Luigi Moriccioli la Ciclovia Tevere a Tor di Valle.
Si vuole ricordare che come studi di Cycling England
www.cyclingengland.org.uk se un ciclista va al lavoro 3 giorni a
settimana per un anno questo produce un risparmio per la collettività
di 600 Sterline che equivale in 30 anni alla restituzione di 10 mila
Sterline investite. 1 solo ciclista e non per tutto l'anno che pedala.
A Roma grazie a incentivi al clima a un bisogno di mobilità 'corta'
sono moltissimi i ciclisti urbani quotidiani. Questo dovrebbe
convincere a usare denaro per Roma, non la morte di persone che
andavano al lavoro in bici.
4 - BICIPLAN le mille idee concrete, economiche, semplici, verificate
ed elaborate con passione dalle comunità locali municipali SONO PRONTE
PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA.
Si chiede che siano date notizie dei biciplan approvati e delle
motivazioni del blocco in alcuni municipi.
5 - ZTL del Centro più bello e fragile del mondo ritorni strumento
serio, duraturo e inaggirabile. La politica incerta e dilatoria ha
portato di fatto all’invasione e allo svilimento delle meravigliose
piazze Barocche e dei suggestivi angoli Rinascimentali.
Non deve essere un parcheggio. Si è dato tanta enfasi al blocco del
parcheggio sotto Villa Borghese, ma ora le auto parcheggiano a Piazza
Navona. Fuori le auto dal centro, così anche i capolinea come aveva
annunciato all'inizio del suo mandato il Sindaco. Roma sia pulita
dalle auto almeno al centro e quelle poche che devono comunque passarci siano
rallentate al massimo con una Zona 30 immediata e controllata.
Credo che il ritorno economico di un tale annuncio sul Turismo
ripagherebbe immediatamente: Roma diventa vivibile e senza pericoli
per i turisti, anche bambini.
6- Si coordini con i Municipi la gestione delle arterie di traffico,
individuando aree commerciali e residenziali senza auto (strade verdi) come avviene o meglio avveniva
in alcuni quartieri, possibilmente con un piano organico concordato
7 Non investire assieme a Provincia e Regione in strade che affluiscono
al centro senza stazioni di scambio per trasporto pubblico meglio se su ferro o
ciclabile. Perchè se altre macchine saranno invogliate a venire a Roma non ci sarà posto per
ospitarle creando un circolo vizioso.
Si dovrebbe aiutare a rendere l'uso dell'auto nella città meno
premiante di altre forme di trasporto. Attualmente non è così e ai
Romani conviene perdere 11 giorni in code piuttosto che prendere i
mezzi pubblici perchè ne perderebbero 30 altrimenti.
E' chiaro che con un controllo non a campione, ma costante e serio
delle velocità si avrebbe immediatamente il duplice effetto di non
avere auto in strada e poter investire non in costruzione di nuove
strade ma in mezzi pubblici e piste ciclabili.
8 - aumentare l'intermodalità con i mezzi pubblici con coraggio laddove
già possibile (Metro, Tram e Jumbobus) e prevedendo per un prossimo
futuro (che arriva comunque) vagoni linea C e B1, nuovi tram e bus
adeguati ad un facile, rapido e sicuro trasporto intermodale delle
bici con tariffa compresa nella tessera MetreBus
9 - Stalli e Rastrelliere ovunque, ma soprattutto in edifici pubblici
e stazioni/capolinea bus, possibilmente in luoghi sicuri e già
vigilati. Chiedere a grandi aziende di installarli, usarli al posto dell’assalto incivile dei
cartelloni pubblicitari più o meno abusivi che bloccano o degradano la visuale, anche per impedire
il parcheggio selvaggio di bici e motorini. A Milano ogni stazione
della metro (anche senza bike sharing) ha il suo punto bici/moto.
10 Bike-sharing di standard almeno milanese se non parigino, con molte più stazioni e bici e ,
soprattutto, la consueta prima mezzora gratuita.
l
11- Regolamento edilizio cittadino per le bici in condominio
Non si chiedono incentivi per installare rastrelliere, ma di approvare
un regolamento che permetta in spazi condominiali di poterle
installare, anche senza dover riapprovare il regolamento di
condominio. Roma è piena di palazzi con cortili (tanti quelli del
centro che sono diventati parcheggi per auto), ma non è possibile
installare una rastrelliera se il regolamento non lo prevede.
Chiediamo che l'incontro del 26 novembre possa essere pubblico e non
solo aperto a poche associazioni. Esistono cittadini ciclisti che non
vogliono avere rappresentanza, perchè spesso le associazioni sono solo
a scopo ludico ricreativo e non per una vera e reale mobilità urbana.
Chiediamo che sia invitata la stampa anche quella specialistica delle
bici, perchè anche lì non si parli solo di parti di ricambio, ma di
persone che usano un mezzo per muoversi. Chiediamo che siano coinvolti
anche gli storici e nuovi negozi di bici della città, perchè potranno
dare un coloro contributo.
Sarebbe molto bello se ci fosse presente anche l'ATAC in quanto
coinvolta col bike sharing che è unico al mondo, poichè i modelli
vincenti di Parigi e Milano a Roma siano stati stravolti rimane un
mistero per tutti, turisti compresi.
Auspichiamo che l'incontro sia non un palcoscenico, ma un tavolo
operativo che sia riconvocato mensilmente fino a Maggio 2010 data
entro la quale vorremmo vedere completati interventi a costo zero (o
quasi zero) e apprendere i piani operativi per Maggio 2011.
Che si attui un trasparente Cronoprogramma degli interventi
Roma non aspetta anche se è Eterna. Ha bisogno di risposte e ha
bisogno che si diano delle risposte ad una morte che poteva essere
evitata. Bisogna finirla di girare lo sguardo da un'altra parte.
Invitiamo tutti i ciclisti urbani ad avere un comportamento rispettoso
del codice della strada attuale e a rendersi sempre visibili anche a
distanza di giorno e di notte. Dobbiamo condividere uno spazio con
auto e pedoni, quindi dobbiamo mostrare a tutti quanto sia bello
andare in bicicletta anche sui 7 colli, potersi muovere con le proprie
forze con un po' di sudore ma felici di vivere in una Città Unica e a
dimensione Umana."
dolce ragazza che aveva scelto di vivere in una città cosmopolita dalla
fondazione, morta in bici ancora sorridente e felice tornando
a casa dal lavoro, in una strada che più centrale non c'è a Roma tra
Campidoglio e Colosseo accanto ai Fori, perchè ci si accorgesse che
occorre agire per riportare Roma a un livello più umano e più
vivibile.
CONVOCANO IL 26 NOVEMBRE LE ASSOCIAZIONI DEI CICLISTI
Vorremmo che, almeno nel rispetto di questa TRAGEDIA, non si
assista al solito inconcludente e INUTILE SIPARIETTO politichese
Sforziamoci tutti perchè FORTE E CHIARO sia il messaggio dei ciclisti
romani il 26 novembre, anche se non ci è dato partecipare ad
un'assemblea pubblica, come sarebbe stato opportuno, vista la reazione
da parte dei tanti che conoscevano Eva e di quanti non conoscendola si
sono sentiti chiamati ad essere vicino alla famiglia e agli amici per
amore della nostra Città e del rispetto che gli si porta usando la Bicicletta
Chiediamo che vengano prese in considerazione alcune istanze note che
già sono in essere in altre città Italiane e Europee. Non ci interessa
essere ricordati per le Televisioni, ma perchè a Roma si è tornati ad
avere una città vivibile e a dimensione di persone.
1 - Lo sviluppo della mobilità ciclistica urbana in un ambito di
politiche di intermodalità semplificata col mezzo pubblico e
soprattutto di MODERAZIONE, allontanamento e disincentivo dei mezzi a
motore sia perno di importanti scelte amministrative come in tutto il
mondo civile.
Il COMUNE ha mostrato che vuol cambiare modo di intendere il traffico,
ma crediamo che questo non possa avere tempi incredibili, ma che vada
realizzato con piani a breve e medio termine. E' chiaro che si tratta
di scelte coraggiose, ma che altri hanno fatto con benefici evidenti:
si veda la relazione di Bruxelles a Velocity 2009: da parcheggio è
tornata ad essere città di persone.
Si cominci mettendo concrete risorse già nel Bilancio 2010.
2 - Riduzione della velocità: zone 30 in tutto il Centro Storico,
nelle ZTL e nelle strade interne residenziali. Rigoroso 50 altrove.
Solo sotto i 50 Km/h si ha la possibilità di sopravvivere ad un
investimento. Oltre al dolore ogni persona ferita o uccisa in
incidente stradale è un costo umano e materiale per tutti. Questo deve
spingere il Comune a tutelare i cittadini più deboli, senza se o ma.
Gli autovelox e i controlli a distanza con telecamere anche se utili deterrenti da soli non
bastano, perchè è diventato facile aggirarli con trucchetti
(intestando multa ad altra persona o passando per il giudice di pace),
si deve poter essere protetti immediatamente:
- DOSSI nei tanti “obiettivi” sensibili (scuole, parchi, ospedali,
chiese sono così protetti in tutto il mondo senza furbi alibi
dell’intralcio ai mezzi di soccorso)
- ATTRAVERSAMENTI PEDONALI RIALZATI (in moltissimi comuni Italiani - e
anche Laziali - sono stati installati senza problemi) per rendere
visibile l'attraversamento e far rallentare tutti i mezzi anche in
assenza di pedoni.
- CONTROLLI PREVENTIVI, CONTINUI E SANZIONATORI non vessatorii: non è
una guerra tra persone che si muovono, è una necessità per prevenire
lutti e incidenti. I controlli devono essere fatti dalle persone
(rappresentanti di tutti i cittadini) che chiedono alle persone di
essere civili e non arroganti nel rispetto di regole comuni. Gli
incidenti non li provocano solo chi beve o fuma, ma i tanti che vanno
a zig zag nel traffico per far prima e tra un semaforo e l'altro (nel
tentativo di passare anche col giallo) superano i 70Km/h in auto.
Velocità ridotta delle auto porta a maggiore velocità dei mezzi pubblici.
3 - Itinerari (piste) Ciclabili e Ciclo-Pedonali dovunque sia possibile:
Sfruttando e valorizzando i SUPERSTITI spazi liberi, non disdegnando
raccordi e semplificazioni con l’inserimento di parchi e marciapiedi
larghi e deserti, ma anche con scelte coraggiose mediante piccole ma
strategiche strisce di esproprio e soprattutto superando con fermezza
le rimostranze per la perdita di posti auto. Non ci risulta che questo
sia un diritto che vada difeso ad oltranza e sempre, si può anche
parcheggiare a 500m da dove si deve andare.
E' chiaro che non si stanno facendo percorsi ciclabili per
professionisti della bicicletta o sportivi e amatori, ma percorsi per
muoversi in concordia con le biciclette, quindi lo spazio deve essere
condiviso con pedoni, persone disabili, genitori con carrozzine,
persone che vogliono camminare per vivere la città, quindi con limite
di 20 Km/h anche per le biciclette.
Si raccordino le piste esistenti con programmazione tecnica di alto
livello e non con superficiale contentino di quartiere presto
destinato al degrado. Ci sono esempi in Italia invidiati da tutta
Europa, si chieda un aiuto e si sviluppi questo tipo di sensibilità e
possibilità di lavoro.
Chiediamo che siano effettivamente attrezzate le strade nei nuovi
quartieri con spazi per la circolazione delle biciclette, cambiano la
politica di togliere i marciapiedi per fare altri parcheggi auto, ma
lasciarli per il transito di pedoni e bici.
ESEMPI CONCRETI SUI QUALI RAPIDAMENTE INTERVENIRE
- parcheggio della piscinona "mondiale" sopra e al posto della
ex-ciclabile della Moschea o Ciclovia della Musica: si restituisca
alla comunità pubblica che ne era legittima proprietaria e in
particolare ai ciclisti urbani che la usavano;
- la Ciclovia Tevere ritorni il sogno e speranza coltivata negli anni
come dorsale centrale con manutenzione seria e investimenti piccoli ma
continui. Irricevibile e scandalosa l'utilizzazione della banchine a
parcheggio o scorrimento di maghine e scooter. Soprattutto si sposti
l'Estate Romana sulla sponda opposta per evitare il blocco della
ciclabile da Maggio a Ottobre;
- Palmiro Togliatti, incompiuta e malfatta, non si è intervenuti per
correggerne i gravi difetti di improvvisazione, "l'inutile ciclabile"
nel frattempo si è abbandonata; rimane invece potenziale strategico
raccordo fra Aniene - Nomentana- Tiburtina- Casilina-
Cinecittà-Acquedotti-AppioLatino-Colombo-Centro-Tevere.
SIANO FINALMENTE AVVIATI O RIPRESI I LAVORI PER LE
- prevista ciclabile a viale Marconi per raccordo ciclabile Laurentina
con Ciclabile Tevere e passaggio nell'area univiersitaria di Roma 3;
- prevista ciclabile a via Nomentana ora ancor più valida con
l'apertura di postazione bike sharing a Villa Torlonia
- prevista ciclabile a Testaccio;
- prevista ciclabile delle Mura;
- prevista ciclabile S.Pietro –FS- Balduina;
- prevista ciclable Andrea Doria;
- prevista ciclabile Laurentina-Torpagnotta-Vallerano-Trigoria
- prevista ciclabile Tevere- Mare su strategico argine sinistro verso
Ostia. Questa potrebbe ridare vita quotidiana alla ciclabile Sud
perchè ora non porta da nessuna parte e può essere usata non per
ciclabilità urbana, ma per uso solo ricreativo.
Con gesto di grande valore politico e riconosciuta unanime sensibilità
si dedichi ad Eva Bohdhalova un nuovo e spettacolare, ma facile anche
a realizzarsi percorso Ciclabile Centrale ad anello Colosseo/Circo
Massimo/P.za Venezia/Fori/Colosseo,
così come a Luigi Moriccioli la Ciclovia Tevere a Tor di Valle.
Si vuole ricordare che come studi di Cycling England
www.cyclingengland.org.uk se un ciclista va al lavoro 3 giorni a
settimana per un anno questo produce un risparmio per la collettività
di 600 Sterline che equivale in 30 anni alla restituzione di 10 mila
Sterline investite. 1 solo ciclista e non per tutto l'anno che pedala.
A Roma grazie a incentivi al clima a un bisogno di mobilità 'corta'
sono moltissimi i ciclisti urbani quotidiani. Questo dovrebbe
convincere a usare denaro per Roma, non la morte di persone che
andavano al lavoro in bici.
4 - BICIPLAN le mille idee concrete, economiche, semplici, verificate
ed elaborate con passione dalle comunità locali municipali SONO PRONTE
PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA.
Si chiede che siano date notizie dei biciplan approvati e delle
motivazioni del blocco in alcuni municipi.
5 - ZTL del Centro più bello e fragile del mondo ritorni strumento
serio, duraturo e inaggirabile. La politica incerta e dilatoria ha
portato di fatto all’invasione e allo svilimento delle meravigliose
piazze Barocche e dei suggestivi angoli Rinascimentali.
Non deve essere un parcheggio. Si è dato tanta enfasi al blocco del
parcheggio sotto Villa Borghese, ma ora le auto parcheggiano a Piazza
Navona. Fuori le auto dal centro, così anche i capolinea come aveva
annunciato all'inizio del suo mandato il Sindaco. Roma sia pulita
dalle auto almeno al centro e quelle poche che devono comunque passarci siano
rallentate al massimo con una Zona 30 immediata e controllata.
Credo che il ritorno economico di un tale annuncio sul Turismo
ripagherebbe immediatamente: Roma diventa vivibile e senza pericoli
per i turisti, anche bambini.
6- Si coordini con i Municipi la gestione delle arterie di traffico,
individuando aree commerciali e residenziali senza auto (strade verdi) come avviene o meglio avveniva
in alcuni quartieri, possibilmente con un piano organico concordato
7 Non investire assieme a Provincia e Regione in strade che affluiscono
al centro senza stazioni di scambio per trasporto pubblico meglio se su ferro o
ciclabile. Perchè se altre macchine saranno invogliate a venire a Roma non ci sarà posto per
ospitarle creando un circolo vizioso.
Si dovrebbe aiutare a rendere l'uso dell'auto nella città meno
premiante di altre forme di trasporto. Attualmente non è così e ai
Romani conviene perdere 11 giorni in code piuttosto che prendere i
mezzi pubblici perchè ne perderebbero 30 altrimenti.
E' chiaro che con un controllo non a campione, ma costante e serio
delle velocità si avrebbe immediatamente il duplice effetto di non
avere auto in strada e poter investire non in costruzione di nuove
strade ma in mezzi pubblici e piste ciclabili.
8 - aumentare l'intermodalità con i mezzi pubblici con coraggio laddove
già possibile (Metro, Tram e Jumbobus) e prevedendo per un prossimo
futuro (che arriva comunque) vagoni linea C e B1, nuovi tram e bus
adeguati ad un facile, rapido e sicuro trasporto intermodale delle
bici con tariffa compresa nella tessera MetreBus
9 - Stalli e Rastrelliere ovunque, ma soprattutto in edifici pubblici
e stazioni/capolinea bus, possibilmente in luoghi sicuri e già
vigilati. Chiedere a grandi aziende di installarli, usarli al posto dell’assalto incivile dei
cartelloni pubblicitari più o meno abusivi che bloccano o degradano la visuale, anche per impedire
il parcheggio selvaggio di bici e motorini. A Milano ogni stazione
della metro (anche senza bike sharing) ha il suo punto bici/moto.
10 Bike-sharing di standard almeno milanese se non parigino, con molte più stazioni e bici e ,
soprattutto, la consueta prima mezzora gratuita.
l
11- Regolamento edilizio cittadino per le bici in condominio
Non si chiedono incentivi per installare rastrelliere, ma di approvare
un regolamento che permetta in spazi condominiali di poterle
installare, anche senza dover riapprovare il regolamento di
condominio. Roma è piena di palazzi con cortili (tanti quelli del
centro che sono diventati parcheggi per auto), ma non è possibile
installare una rastrelliera se il regolamento non lo prevede.
Chiediamo che l'incontro del 26 novembre possa essere pubblico e non
solo aperto a poche associazioni. Esistono cittadini ciclisti che non
vogliono avere rappresentanza, perchè spesso le associazioni sono solo
a scopo ludico ricreativo e non per una vera e reale mobilità urbana.
Chiediamo che sia invitata la stampa anche quella specialistica delle
bici, perchè anche lì non si parli solo di parti di ricambio, ma di
persone che usano un mezzo per muoversi. Chiediamo che siano coinvolti
anche gli storici e nuovi negozi di bici della città, perchè potranno
dare un coloro contributo.
Sarebbe molto bello se ci fosse presente anche l'ATAC in quanto
coinvolta col bike sharing che è unico al mondo, poichè i modelli
vincenti di Parigi e Milano a Roma siano stati stravolti rimane un
mistero per tutti, turisti compresi.
Auspichiamo che l'incontro sia non un palcoscenico, ma un tavolo
operativo che sia riconvocato mensilmente fino a Maggio 2010 data
entro la quale vorremmo vedere completati interventi a costo zero (o
quasi zero) e apprendere i piani operativi per Maggio 2011.
Che si attui un trasparente Cronoprogramma degli interventi
Roma non aspetta anche se è Eterna. Ha bisogno di risposte e ha
bisogno che si diano delle risposte ad una morte che poteva essere
evitata. Bisogna finirla di girare lo sguardo da un'altra parte.
Invitiamo tutti i ciclisti urbani ad avere un comportamento rispettoso
del codice della strada attuale e a rendersi sempre visibili anche a
distanza di giorno e di notte. Dobbiamo condividere uno spazio con
auto e pedoni, quindi dobbiamo mostrare a tutti quanto sia bello
andare in bicicletta anche sui 7 colli, potersi muovere con le proprie
forze con un po' di sudore ma felici di vivere in una Città Unica e a
dimensione Umana."
1 commento:
purtroppo..qui a Roma e' facile per chi usa la bicicletta,che ogni tanto si senta un po' marziano.....ma meglio così che stare fermi nel traffico
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